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Le lepri grigie



Lepre grigia
(lepus europaues)

Distribuzione e habitat

La lepre grigia è un animale originario della steppa e vive principalmente nelle zone di pianura, di preferenza al di sotto dei 1400 m. anche se sale occasionalmente ad altitudini superiori. In Ticino questa specie ha dovuto abbandonare la pianura, diventata molto urbanizzata per rifugiarsi nelle zone collinari. Infatti nei piani della Riviera, del Vedeggio e sul Piano di Magadino la specie è praticamente assente.



L`habitat preferito della lepre sono i mosaici di territori agricoli con la presenza di diverse colture, zone di bosco, pascoli e siepi. Queste superfici devono essere estese, continue e offrire buone possibilità di rifugio (siepi, bordi di bosco, ecc.)



Aspetto morfologico

Dimensioni

Il peso di una lepre adulta varia dai 3,5 ai 5,5 kg e allo stato libero non si riesce a distinguere il maschio dalla femmina. Ciò è possibile solo con l`animale morto sulla base degli organi genitali. Particolarmente appariscenti sono le orecchie che escono nettamente dall`insieme del corpo e le zampe posteriori molto sviluppate e che le permettono di muoversi con un andatura molto rapida.

Determinazione dell`età

Nella lepre si può fare unicamente la distinzione fra individui con meno di 7 mesi o più vecchi. La differenza viene fatta grazie al "segno di Stroh" che corrisponde ad un ingrossamento situato circa 1 cm sopra la giuntura della zampa anteriore (all`esterno).



Particolarità morfologiche e fisiologiche

La lepre ha una dieta vegetariana e come altri animali erbivori per sfruttare meglio le sostanze contenute nel suo cibo lo passa due volte attraverso l`apparato digerente. Questo particolare tipo di digestione viene chiamato "coprofagia" o "ciecotrofismo".

Ben sviluppati sono il senso della vista, dell`udito e l`odorato.

Il cuore della lepre rappresenta dall`1 al 1.8% del peso del corpo, ciò è notevole rispetto ad altri animali. Il sangue viene così pompato e trasportato nel corpo efficacemente; ciò spiega la sua potenza, la sua resistenza e la sua velocità, che in caso di fuga può raggiungere i 70 km/h. Durante la corsa le zampe posteriori sorpassano quelle anteriori lasciando le caratteristiche orme della lepre sul terreno.



Ecologia

Utilizzazione e occupazione dello spazio

Le lepri non sono animali territoriali e più individui possono vivere sulla stessa superficie. Durante la notte, quando diventano attive, si spostano sui luoghi di nutrimento che possono essere situati a pochi metri o anche, più raramente, fino a 1 km di distanza dal covo. Le lepri quando mangiano stanno volentieri in piccoli gruppi e questo probabilmente le facilita percepire l`arrivo di eventuali predatori. A seconda delle disponibilità alimentari la lepre può spostarsi da una coltura all`altra coprendo superfici di 3 kmq. In generale è però un`animale sedentario e occupa uno spazio vitale che varia dai 0.2 ai 0.4 kmq.

Utilizzazione del tempo

La lepre è attiva durante le ore notturne quando esce sovente negli spazi aperti alla ricerca del cibo. Durante il giorno rimane invece al coperto e, a differenza del coniglio, non si rifugia in tunnel o buche sotto terra ma usa semplici depressioni del terreno nelle quali rimane immobile, in particolare in caso di pericolo.

Comportamento sociale

La lepre non difende un territorio e si osserva una gerarchia di dominanza unicamente per accedere ai siti di alimentazione.

Comportamento sessuale

Il comportamento sessuale è poligineo, cioè un maschio si accoppia con più femmine. La stagione riproduttiva inizia in febbraio-marzo e si protrae fino in autunno, con tuttavia un`attività più intensa da marzo a giugno. All`inizio del periodo riproduttivo si possono osservare "combattimenti di boxe" fra individui. Se fino a poco tempo fa si pensava che questi "combattimenti" si svolgessero fra maschi, ora si sa che sono di solito le femmine che si affrontano in questo modo. In generale il primo parto, a marzo-aprile, è composto da un solo piccolo e le femmine di un anno sono generalmente meno prolifiche delle altre. I piccoli nascono completamente allo scoperto, con gli occhi aperti e provvisti di pelo. Dopo alcuni giorni si muovono già separatamente ed è interessante notare che la femmina li allatta solo una volta alla sera per un breve periodo e poi si allontana da loro. Questo tipo di comportamento viene chiamato allevamento in "assenza di cure" e rende più difficile ai predatori il reperimento dei piccoli. L`allattamento dura circa 4 settimane, nel frattempo la lepre può venire di nuovo coperta e diventare gravida per la nidiata successiva. La crescita dei leprotti è veloce e all`età di 3-4 mesi possono raggiungere i 3 kg. In totale possono quindi avere dai 3 ai 4 parti fra il mese di marzo e il mese di settembre.





Dinamica delle popolazioni

Le oscillazioni degli effettivi di lepri sono influenzate dalle condizioni atmosferiche (influiscono sulla mortalità dei piccoli e sullo sviluppo di malattie o di parassiti), dai predatori, dalle modifiche dell`ambiente (in particolare con la scomparsa e la frammentazione dell`habitat) e naturalmente dalla pressione venatoria. La struttura ideale di una popolazione dovrebbe avere un rapporto uniforme fra i sessi (1:1) e in autunno i giovani dovrebbero rappresentare più del 70 % degli effettivi. La densità della popolazione varia a seconda della località. In Svizzera densità di 30-40 individui per kmq sono considerate molto elevate. Una densità di meno di 5 lepri/kmq è invece critica e indica che la popolazione potrebbe essere sulla via della diminuzione piuttosto che su quella di un aumento degli effettivi. L`elevata mortalità (si calcola che in media in autunno sopravvivano solo 2 piccoli per ogni femmina) e una bassa speranza di vita vengono in parte compensate dalla prolificità della lepre. Sia i maschi che le femmine sono già sessualmente attivi dopo il primo anno di vita. Anche se una lepre può vivere fino a 8-12 anni, individui di 5 anni sono da considerare vecchi e in generale l`età media è di soli 3-4 anni. La lepre è molto sensibile alla frammentazione e alla scomparsa del suo spazio vitale. La presenza di strade o altre infrastrutture che creano barriere sul territorio fanno diminuire in maniera drastica gli effettivi della popolazione che in questo modo tende a scomparire. Infatti anche se lo spazio individuale necessario ad una lepre è ridotto, il mantenimento di una popolazione autonoma necessita di ampie superfici.



Relazioni interspecifiche

Fra i predatori della lepre possiamo citare la volpe e i rapaci notturni ma anche i cani vaganti, gatti inselvatichiti e corvidi, in particolare per i piccoli. La lepre utilizza comunque una sua tattica per cercare di far perdere la sua traccia ad eventuali predatori. Prima di andare al suo covo per il riposo cerca di confondere le sue tracce con salti ed inversioni di rotta.



Tattica di una lepre per far perdere le proprie tracce prima di raggiungere il covo per la fase di riposo diurna

Lanci di lepri

I lanci di lepri sono soggetti ad una mortalità molto elevata e si calcola che in media non più del 20 % degli animali sono ancora presenti dopo un anno nella zona di lancio. Questi valori sono validi sia per lepri di allevamento che per lepri di importazione. Lanci di selvaggina si giustificano solo per ricreare popolazioni distrutte da fenomeni naturali; non devono invece avere lo scopo di fornire selvaggina pronta per essere abbattuta durante la stagione venatoria.



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