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Le trasformazioni dell'ambiente
Se l’umanità non fosse comparsa sulla Terra, oggi l’aspetto del nostro pianeta sarebbe molto diverso. Le zone di steppa, almeno in alcune regioni dell’emisfero nord (pianura russa e dell’Asia centrale, praterie dell’America del Nord) sarebbero popolate da grandi mandrie di erbivori. Per contro nell’emisfero sud, tanto nelle "papas" e nei "campos" dell’America del Sud che nelle steppe australiane, non esisterebbero né equini né bovini. Queste aree sono oggi, invece, grazie agli animali introdotti dagli Europei all’epoca della colonizzazione, le grandi regioni mondiali dell’allevamento.
Senza l’azione dell’uomo, le foreste coprirebbero metà delle terre emerse, mentre attualemnte ne coprono soltanto un quarto. Nell’Europa occidentale i due terzi dei paesi che si affacciano sull’Atlantico sarebbero occupati da una grande e monotona foresta di latifoglie invece che dalle centinaia di piccole regioni paesistico-agrarie. Nell’area mediterranea, al posto della macchia attuale, il manto forestale si estenderebbe considerevolmente con boschi di querce e larghe zone di foreste umide di faggi che l’uomo ha ridotto oggi allo stato di modesti residui. Le erosioni sarebbero oggi meno attive, i disastri alluvionali più ridotti, meno sviluppati i delta fluviali e i cordoni litoranei. Per contro, i fiumi dilagherebbero liberamente nelle zone di fondovalle, anche se con piene meno violente di quelle che si verificano in molte regioni fluvilali europee.
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